Miniera di Gondo – Canton Vallese

 

Dove si trova: Gondo (CH-Canton Vallese)
Materiale estratto: Quarzo aurifero
Apertura: giugno-ottobre
Modalità di visita: visita alla miniera
Durata della visita: 1h20
Sito web:

Visita la miniera di Gondo

Non siete mai stati in una miniera d’oro? L’idea di cercare il prezioso metallo con martello e scalpello vi fa brillare gli occhi? La miniera d’oro di Gondo, chiusa quasi 120 anni fa, offre un’autentica avventura nelle antiche gallerie, sotto la guida di accompagnatori esperti.

Sull’emozionante sentiero naturalistico scoprirete come si cerca una vena d’oro nella montagna e vi potrete cimentare con martello e scalpello per portare a casa un pezzetto d’oro. Vi addentrerete poi nelle viscere della terra con casco e lampada, vivendo da vicino le emozionanti imprese dei minatori nel periodo di massimo splendore di Gondo.

E per chiudere la giornata in bellezza, che c’è perché non approfittare dell’aperitivo del cercatore d’oro, servito all’interno della galleria Leopold?

La storia

La presenza dell’oro nell’area di Gondo è nota sin da epoca antica, anche se i primi documenti che attestano la ricerca del prezioso metallo risalgono al 1550.

Fu però nel 1660 che iniziò una più sistematica attività di estrazione, grazie alla lungimiranza del barone Kaspar Stockalper. Dopo un trentennio di intensa attività estrattiva, la miniera vide alterne vicende, tornando poi oggetto di grande interesse in particolare nella seconda metà del 1800, quando la Société Anonyme des Mines d’Or di Parigi ne acquistòa caro prezzo la concessione.

A partire dal 1874, i nuovi proprietari allargarono i cunicoli, costruirono la fonderia, il villaggio minerario e le teleferiche per il trasporto dei materiali. Inizialmente, erano stati assunti circa cento operai ma ben presto fu necessario aumentare la forza lavoro fino a 500 addetti, che ogni giorno estraevano mediamente 6 tonnellate di minerale, corrispondenti a circa 240g d’oro. L’intensa attività di estrazione durò per una ventina d’anni, portando all’esaurimento dei filoni presenti e alla chiusura del sito nel 1897. Tutte le indagini tecniche effettuate in seguito per verificare se ci fosse ancora del materiale aurifero da estrarre ne confermarono l’assenza, così la miniera non venne mai più riaperta.