Miniera di Sessa – Canton Ticino

 

Dove si trova: Via Cantonale, La Costa di Sessa, Svizzera
Materiale estratto: oro e altri minerali
Apertura: da marzo a ottobre (si raccomanda la prenotazione)
Modalità di visita: visita guidata alla miniera
Durata della visita: 1h30′
Sito web: https://www.minieradoro.ch/

Visita la miniera di Sessa

Situata sulle incantevoli montagne fra il Lago di Lugano e il Lago Maggiore, la Miniera d’oro di Sessa regala un’esperienza unica, adatta a piccoli e grandi ‘esploratori’. Accompagnati dalle guide minerarie, percorrerete il cunicolo Leonilde come veri minatori. Lungo i vecchi binari incontrerete gli strumenti che si utilizzavano per scavare la roccia e trasportare fuori il minerale e scoprirete gli aspetti più emozionanti e meno conosciuti della vita in miniera. Tornati alla luce del sole, poi, l’avventura non è finita! Il Sentiero del Parco Minerario e gli altri percorsi naturalistici e geologici offrono tante opportunità per conoscere le meraviglie del Malcantone, riconosciuto dalla Confederazione Elvetica tra i principali distretti minerari della Svizzera.

La storia

La zona del monte Sceré ha un sottosuolo ricco di minerali. Nei secoli passati sembra che vi si estraessero vari metalli, in particolare ferro, piombo, argento e oro. I primi tentativi documentati di estrazione dell’oro risalgono al 1785, ma sugli argini del fiume Lisora si possono tuttora vedere cumuli ordinati di ciottoli lavati, che rappresentano i resti della coltivazione di terrazzi auriferi risalenti all’epoca romana (aurifodine). L’attività di estrazione sistematica dell’oro è iniziata a metà del 1800, sotto la direzione dell’ingegner Vinasco Baglioni. Con grande fatica, prevalentemente usando pale e picconi, i minatori scavarono i primi cunicoli nella zona del monte Sceré. A questo periodo risale anche il primo impianto di lavorazione, costruito nella zona di Molinazzo di Monteggio che ancora oggi viene chiamata Fonderia. Nel ‘900, con la società “Mines de Costano SA” (1933) si diede avvio a una lavorazione industriale ampliando i cunicoli già esistenti e costruendo gli impianti per il trattamento dei minerali nella località Lolina. Durante la seconda guerra mondiale i lavori furono sospesi perché il concentrato minerale che si otteneva non poteva più venir inviato in Belgio, dove avveniva il trattamento finale. Nonostante la ripresa delle coltivazioni alla fine della guerra, i lavori ebbero una durata limitata e nel 1952 le attività furono sospese. Da quel momento, la miniera della Costa di Sessa è rimasta abbandonata all’incuria fino al 2015, quando l’associazione Acqua Fregia ha riaperto gli ingressi della miniera ormai invasi dalla vegetazione e ha dato il via ai lavori per il recupero del sito minerario. Nel 2018 l’Associazione Miniera d’oro di Sessa ha aperto al pubblico parte dei due chilometri di gallerie su cinque livelli scavate dai minatori.